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Richiesta di aiuto - San Nicolas, scuola del Cotopaxi, Ecuador 26 lug. 2014

San Nicolas, una scuola nel territorio del Cotopaxi, tra i vulcani dell’Ecuador.


Oltre cinquanta ragazzi che altrimenti sarebbero destinati a mendicare per le strade, vivono nell’edificio, dividendo il tempo tra il lavoro e lo studio. El Instituto Tecnologico Superior Particular “Don Bosco”, San Nicolas, fondato da Peppo e Adriana Piovanelli, due missionari laici bresciani insegna ai niños un mestiere, impedisce che vivano nella miseria, li fa studiare con corsi bilingue (castigliano e quechua) fornisce loro una professione. Da lì escono falegnami, intagliatori, meccanici.


Cari amici,

Da una lettera di Adriana Piovanelli, missionaria laica in Ecaudor:

"...Non so bene cosa dire . Questa volta l’importanza di farci sentire per potervi poi sentire a uno a uno mi prende alla sprovvista. Un po’ di abbandono, un po’ di nostalgia, un po’ di solitudine… dispiace tanto , ma non ve ne faccio una colpa, io prendo la mia di colpa sulle spalle… non scrivo mai a nessuno, che disastro!

Che pigra che sono!

Sono arrivata a S.Nicolas e mi sono lasciata prendere da mille preoccupazioni e problemi!

Comunque Vi ho nel cuore, questa sì , è cosa vera!

Grazie di cuore per il bene che ci regalate, per tutto il tempo dedicato, per continuare ad aiutarci, pensarci , volerci bene!


S. Nicolas ricorda sempre tutti quelli che sono passati di qua. I ragazzi sono tanti e il bello è che tutti sono qua, anche tra i più piccoli c’è il desiderio di vivere in questa grande famiglia, uno si è ritirato… cosa rara , ma che per questo ci fa sentire bene! Continuiamo l’aiuto nella comunità di S.Josè per le scuole e l’asilo Mamma Emma, continuiamo ad andare da Maria Edoarda, dalla Isabel, a costruire casette, a sistemare tubi dell’acqua, a portare l’acqua nelle case, a insistere perché i bambini vadano a scuola (e aiutarli), perché i bambini vengano curati ( e aiutarli), perché i vecchi abbiano il cibo ( e ad aiutarli) e le coperte e i maialini, e speriamo anche i letti.Continuiamo a credere che valga la pena spendere la vita in questo modo, regalandoci sempre di più anche se siamo vecchi e a credere nella Provvidenza…, anche quando l’angoscia più quel che manca, tipo GRANO, vuole avere la vittoria su di noi, su di me, visto che sono quella che più si preoccupa dei conti, dei bilanci, dei… tappa di qua e apri di là… Angosciante vita che però mi aiuta a sorridere ogni volta che il mattino mi alzo credo che ci sarà qualcosa di nuovo, di buono, di …”avanti” non è per me la preoccupazione , ma per questi poveri… bimbi, vecchi…ragazzi… E’ un cuore che batte “vivo” San Nicolas e ognuno di voi ha contribuito a questa “VITA”. C’è un bambino nel taller del 1° corso che si chiama RAUL…è piccolino, è magrino ed è sempre sorridente…Mi aiuta , mi mette le ali al cuore proprio come la vostra amicizia , la vostra vicinanza , il fatto di poter contare su di voi . Grazie , un abbraccio CHAO".


Ora mi è giunto un altro email....

"...Non siamo soli e lo sappiamo, cosi come sappiamo che le cose buone sono andate e benedette dal signore; ma la preoccupazione, la dificoltá di dare una professiones e un diploma a 50 ragazzi é sempre presente! In questo prossimo mese di ottobre terminiamo lo studio con 13 ragazzi ai quali vorremmo donare una piccola cassettina di strumenti di lavoro per il valore di 500 euro cada una. Un piccolo gesto da parte di questa famiglia di San Nicolas e una piccola spinta nel dare loro


“L’INIZIO PER UN FUTURO”

Ma...6.500 euros sono tanti!

Ottobre é vicino....

E ció che si desidera per loro é che possano lavorare, aprire piccole stanze nelle loro case, nei loro villaggi.

Continuiamo a sperare e a dare un volto di dignitá anche alla povertá.

Vi invio qualche foto, ma sopratutto

VI INVIO UN ABBRACCIO ENORME E FRATERNO, un DIOS LES PAGUE de parte di tutti questi ragazzi.

Con tanto tanto affetto Giuliano Ciao!!

Adriana e Peppo".


La scuola si trova attualmente in grosse difficoltà economiche che non permettono di pagare lo stipendio agli insegnanti e l'acquisto di materiale didattico e attrezzature necessarie ai vari laboratori. La preoccupazione più forte è che i ragazzi già al terzo anno rischiano di non poter concludere gli studi raggiungendo il diploma. Possiamo fare in modo che questo non succeda "ADOTTANDO" il loro desiderio di portare avanti gli studi.

Grazie di cuore delòla vostra generosità


Sten

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